Perù

La scoperta dell’immensa terra che custodisce un’infinità di misteri, chiamata Perù, inizia con la prosecuzione dell’esplorazione del territorio circostante al Lago Titicaca. Con sole tre ore in bus e l’attraversamento di una frontiera per niente fiscale e totalmente amichevole, sono giunto a Puno.  

Frontiera Kasani Bolivia -Perù

Questa grande città adagiata sulle sponde del Lago Titicaca, si trova dal lato diametralmente opposto di Copacabana in Bolivia. In compagnia di Manco Capac, fondatore dell’Impero Inca, ammiro dall’alto della città il territorio e le isole sul Lago Titicaca del versante peruviano. Puno oltre a possedere un interessante centro storico, essere graziosa e avere una pulsante vita notturna, è il punto di partenza per andare alla scoperta della civiltà Uros che da secoli vive su isole galleggianti e dei popoli andini, divisi in comunità, che abitano le isole Amantanì e Taquile. Le acque del lago, nel tratto di costa adiacente a Puno, si presentano stagnanti e melmose facendo rimpiangere la limpidezza del tratto boliviano. Uscito dalla laguna, a bordo di un’imbarcazione tipica dalla forma allungata, raggiungo le isole galleggianti degli Uros. Oltre ai vivaci colori mi accoglie un popolo che ormai ha trasformato la sua cultura in un prodotto commerciale da vendere a turisti e avventori. Nonostante ciò è interessante apprendere il sistema costruttivo delle isole galleggianti e navigare sulle imbarcazioni di giunco.

Puno - Monumento a Manco Capac

Puno - Vista Panoramica 

Uros - Isole Galleggianti

Uros - Barca di Giungo in navigazione sul Lago Titicaca

Salutati gli Uros, la sete di scoperta mi porta all’isola Amantanì dove vengo accolto dalla comunità che gestisce la parte di isola in cui approdo. Tra vestiti colorati e sorrisi spontanei raggiungo la casa di Jolanda, che mi ospiterà per una notte. Un riposino dopo due succulenti pasti tipici andini e l’immancabile Mate di Mugna e Coca e sono pronto per la fest in onore dei visitanti dell’isola! Tra canti e balli folcloristici la serata corre veloce. Dopo aver ammirato uno strabiliante cielo stellato, mi addormento sotto le coperte di lana grezza che sono un ottimo rifugio dal freddo pungente della notte.

Isola Amantanì 

Isola Amantanì 

L’indomani mattina, successivamente a una ricca colazione e l’immancabile Mate energetico, salpo alla volta dell’isola di Taquile. Una lunga camminata panoramica mi porta alla piazza principale dove il sorriso di una dolce bimba rappresenta il benvenuto più accogliente. Il blu infinito delle limpide acque lacustri, unito allo scintillio delle onde generate da un vento forte e teso, mi fanno apprezzare profondamente la vita semplice che si respira in questi luoghi che sembrano essere sospesi nello Spazio-Tempo. Un ricco pranzo con vista rappresenta il perfetto commiato con le isole peruviane sul Lago Titicaca e i popoli sorridenti e gentili che le abitano da generazioni. Tornato a Puno, dopo qualche ora, saluto definitivamente il magico mondo avvolto dalla potente energia sprigionata dal lago navigabile più alto del Pianeta. Un lungo trasferimento notturno mi porta alla città più enigmatica di tutta la terra peruviana: Cusco!

Isola Taquile

Isola Taquile

Nota con l’appellativo di Ombelico del Mondo, l’antica capitale dell’Impero Inca mi accoglie con l’energia della festa più attesa e importante del Perù: l’Inti Raymi. La Festa del Sole, tradotto dalla lingua Quechua, consiste in una rievocazione in costume con balli e canti Incas. La piazza principale di Cusco è teatro di questo spettacolo giornaliero che cresce esponenzialmente avvicinandoci al 21 giugno, che rappresenta il Solstizio d’Inverno per l’Emisfero Australe del nostro Pianeta, il giorno in cui inizieranno le celebrazioni più importanti che sfoceranno nel gran finale del 24 giugno.  Oltre a fondermi con la vivace e pulsante atmosfera festosa, vado alla scoperta dei siti archeologici nelle vicinanze di Cusco, rimandando la visita del più interessante e famoso Sacsayhuamán! Tambomachay con le sue antiche sorgenti di acqua tuttora funzionanti, Puka Pukara con la sua piccola fortezza e Q’uenqo con l’altare scolpito nella roccia fusa; hanno aperto alla meraviglia e allo stupore provato dinanzi le mura poligonali nel centro di Cusco e della mitica pietra dai 12 angoli!

Cusco - Vista Panoramica

Tambomanchay - Fonte di Acqua

Puka Pukara - Fortificazione

Q'uengo - Altare

Cusco - Pietra dai 12 angoli

Trascorse diverse notti nell’Antica Capitale dell’Impero Inca, che giorno dopo giorno è un crescendo di balli e festeggiamenti che emanano un’energia pazzesca, con un trasferimento di sei ore a bordo di un minibus, su strade sterrate con dirupi visti solo in alcune pellicole ambientate in SudAmerica, raggiungo la Centrale Hidroelettrica per iniziare il Cammino Amazzonico che mi porterà fino a Machu Picchu Pueblo. Commercialmente denominata Aquas Calientes, per la presenza di numerose fonti termali, questa cittadina incastonata in una gola creata dal fiume Urubamba è l’avamposto turistico per accedere a una delle 7 Meraviglie del Mondo moderno: Machu Picchu! La fortezza Inca più celebre e misteriosa, è situata a 2400 metri sul livello del Mare e la raggiungo attraverso il sentiero di oltre 1000 scalini che si inerpica attraverso una rigogliosa Natura Selvaggia. Uccelli tropicali, farfalle e un silenzio che dona pace e serenità; svaniscono totalmente una volta raggiunto il rumoroso e trafficato piazzale d’ingresso al sito archeologico che ho sognato di visitare da una Vita! Decine di pullman, che fanno la spola da Aquas Calientes alla Cittadella, e migliaia di turisti rendono quest’esperienza mistica simile a un mercato delle pulci di una grande metropoli. Fortunatamente una volta entrati nel sito patrimonio dell’Unesco, tutto cambia e nonostante la grande affluenza si riesce a godere delle giuste emozioni e ricevere le uniche e pazzesche vibrazioni energetiche sprigionate. 

Cammino Amazzone per raggiugere Machu Picchu Pueblo

Machu Picchu 

L’emozione ha raggiunto livelli paragonabili soltanto ai brividi donati dalla vista delle Cascate Iguazú in Brasile e del Ghiacciaio El Perito Moreno nella Patagonia Argentina. Non riesco a crederci! Dopo aver Sognato per anni questo momento sta scorrendo lungo i brividi sulla mia schiena in questo esatto istante. Oltre a scattare molteplici fotografie e girare numerosi video, osservo da vicino tanta bellezza che mi accresce la consapevolezza su tanti misteri impercettibili dalle centinaia di foto ammirate fino ad oggi. Le conclusioni e le ipotesi nuove riguardanti Machu Picchu saranno riversate nel mio terzo libro, sono di elevata importanza e non posso “sperperarle” in questo amato blog di Viaggio! La consapevolezza merita la giusta importanza e soprattutto di essere custodita e tramandata attraverso il migliore dei modi: in un libro!

Machu Picchu - In compagnia dei miei Libri

Rientrato all’amata Cusco, che ormai sento casa mia, in attesa del gran finale della Festa del Sole vado alla scoperta del sito archeologico di Sacsayhuamán. Le mura ciclopiche e la grandezza inimmaginabile di alcuni massi mi lascia stupito dinanzi a tanta maestosa antichità. Pochi sanno che la città di Cusco fu edificata donandole le sembianze di un Puma, animale sacro per gli Incas, visibile soltanto osservandola dall’alto dei Cieli. Sacsayhuamán consiste nella testa del Puma, tutto ciò dona ancora più valore e mistero a questo sito misterioso che si aggiunge alla personale collezione di luoghi fuori dal Tempo.

Sacsayhuamán

Sacsayhuamán

Vissuta la grande emozione di partecipare alla celebrazione finale dell’Inti Raymi, in una piazza gremita per l’occasione, continuo l’esplorazione dell’infinito patrimonio storico-culturale dell’area di Cusco, visitando i siti archeologici misteriosi custoditi nella Valle Sacra. Moray con gli unici terrazzamenti circolari e concentrici, le saline di Maras, Chincero con le arti tessili e le innumerevoli coltivazioni di patate, Ollantaytambo la città Inca vivente con la scalinata divina e i massi megalitici del Tempio del Sole e Pisac con i suoi terrazzamenti e palazzi finemente scolpiti nella pietra; mi donano la serenità e la consapevolezza di essere dinanzi a un vero tesoro dal valore inestimabile custodito dalle Ande Peruviane. 

 Cusco - Inti Raymi

 Moray - Terrazzamenti Circolari Concentrici

 Maras - Saline

Chincero - Coltivazione delle Patate

Ollantaytambo 

Pisac

Cusco è diventata una vera e propria calamita e non è semplice lasciar andare l’Ombelico del Mondo. Lo stupore continua raggiungendo i 5000 metri sul livello del Mare della vetta della montagna Palcoyo, con il suo bosco di pietra e le circostanti montagne colorate. La Laguna Humantay, raggiunta con l’ennesimo trekking sulle Ande, rappresenta l’ultima meraviglia donata prima di salutare per qualche giorno Cusco per rifugiarmi nella Natura Selvaggia e poco turistica del Parco Nazionale del Manu.  

 Palcoyo - Montagna Colorata

Laguna Humantay 

La foresta Amazzonica racchiude e abbraccia molteplici Paesi del SudAmerica e stupisce con i suoi fiumi e la varietà infinita di flora e fauna endemica. Docili Tapiri e Capibaras, scimmie di ogni specie e dimensioni, uccelli e farfalle colorate, ragni velenosi e timidi alligatori; hanno contribuito a coccolare la mia Anima fusa con il verde rigoglioso della Selva Peruviana. In questo lungo viaggio di scoperta del nostro straordinario Pianeta, non potevo perdermi la gioia di assaporare la bellezza e l’immensità della Foresta Amazzonica. Ho atteso il momento giusto per visitarla e la scelta ricaduta sul Parco Nazionale del Manu è stata la migliore.

Parco Nazionale del Manu

Parco Nazionale del Manu

Parco Nazionale del Manu

Dopo oltre tre settimane è arrivato il momento di salutare definitivamente Cusco, dove sono tornato per godere ancora della sua bellezza per qualche notte, e continuare il Viaggio in Perù. Mi accoglie, con il suo bianco e candido splendore, Arequipa. Il delizioso e tranquillo centro storico coloniale della Ciudad Blanca, circondata da molteplici vulcani, apre la scoperta alla Ruta del Sillar: la pietra vulcanica di colore bianco utilizzata per costruire la cattedrale e molteplici edifici storici della città.

Arequipa

 Arequipa - Ruta del Sillar

Dopo essermi avventurato tra le pareti color ocra del Canon de Culebrillas, arriva il momento tanto atteso di visitare il famoso Canon del Colca. Oltre a stagliarsi sul podio dei Canyon più profondi del Mondo, è celebre per essere un vero e proprio santuario dei Condor. Inutile cercare di descrivere con banali parole la forte emozione provata nell’ammirare diversi esemplari del rapace più grande del Pianeta svolazzare sulla mia testa. 

Canon de Culebrillas

Canon del Colca

Lasciatami alle spalle Arequipa, arriva il momento di volare, emulando il nobile Condor, nel suggestivo scenario del deserto di Nasca. Le misteriose Linee di Nasca possono essere considerate una collezione di circa 800 Geoglifi. Patrimonio dell’Umanità Unesco, sono state da sempre uno dei desideri che hanno stimolato negli anni la mia curiosità da viaggiatore. Realizzare questo desiderio e sorvolarle a bordo di un piccolo aereo, oltre all’inevitabile scarica di adrenalina, mi ha donato un’immensa emozione. Fotografarle non è stato semplice, ma sono riuscito a portare a termine questo arduo compito e suggellare un ricordo indelebile nella mia memoria di Viaggio oltre al piacere di aver aggiunto alla collezione dei luoghi misteriosi un altro tassello imperdibile. 

Nasca

La scoperta del Perù continua con la bussola che punta verso Nord e l’arrivo in un altro luogo magico che ho Sognato di visitare da moltissimo tempo: l’Oasi di Huacachina. Questa gemma verde che sorge nel deserto di Ica, purtroppo meta di un turismo mordi e fuggi fatto di corse in buggy e sandboarding, regala pace e relax con la sua atmosfera rilassata e tramonti indimenticabili. Rifugio di Aironi dal candido piumaggio, circondata da alte palme, questo paradiso unico non è stato risparmiato dal menefreghismo dell’essere umano medio che contribuisce a inquinarla con la plastica invece di adoperarsi per salvaguardarla.

Huacachina

Con la bussola puntata sempre verso il Nord, raggiungo Paracas per perdermi in una lunga pedalata alla scoperta della Riserva Nazionale omonima che consiste in un deserto dai caleidoscopici colori che si fonde con l’immensità dell’Oceano Pacifico. Dopo oltre tre mesi sulla Ande mi perdo nella grande emozione generata dal riabbracciare il mio Migliore Amico: Sua Maestà l’Oceano! Paracas oltre alla bellezza di spiagge solitarie è famosa per il ritrovamento di enigmatici teschi allungati appartenenti a civiltà sconosciute.

Riserva Nazionale di Paracas

Proseguendo il Viaggio giungo a Lima, la capitale peruviana che sorge sull’arida costa del Pacifico. Sebbene conservi un centro storico coloniale, questa metropoli vivace e moderna è tra le città più grandi del SudAmerica. Con sorpresa scopro un lato sconosciuto di Lima, che oltre a un elevato tasso di criminalità vanta il primato di capitale gastronomica a livello mondiale. Questa città dai forti contrasti custodisce un sito archeologico unico nel cuore di Miraflores, il quartiere più lussuoso e sicuro per turisti e viaggiatori: Huaca Pucllana. Questa piramide poco conosciuta dalla massa, sorprende con la sua particolare tecnica costruttiva che consiste in molteplici adobe in argilla che creano sette piattaforme sfalsate.

Lima - Plaza de Armas

Un lungo trasferimento di 21 h in bus mi porta lontano dalla frenesia della capitale e a raggiungere la bellissima Mancora. Questo villaggio di pescatori in cui si respira un’aria rilassata che si sposa perfettamente con l’infinito ritmo delle onde e il profumo dell’erba che si spande nell’aria, non l’ho scelto a caso. Sono arrivato fin qui, ai confini Nord dell’immenso territorio peruviano, per regalarmi l’esplorazione del mondo sommerso in uno dei siti subacquei più interessanti e sconosciuti del Perù. Los Organos è una ex piattaforma petrolifera che negli anni si è trasformata in un reef artificiale. Dopo averlo raggiunto con una breve navigazione, mi accolgono in superficie decine di uccelli marini e una moltitudine di pesci colorati sotto il livello del Mare. Durante le immersioni mi fa compagnia il canto delle balene che ho visto pochi attimi prima di immergermi saltare fuori dall’acqua salata. L’incontro, che ha un sapore di un abbraccio familiare, con una tartaruga alla profondità di – 41 metri rende l’esplorazione del Mondo Sommerso peruviano indimenticabile. 

Mancora - Autostop sulla Panamericana

Le giornate trascorrono piacevolmente tra la scoperta della lunga spiaggia di Punta Sal e deliziosi Ceviche, la specialità culinaria peruviana che consiste in pesce crudo cotto al limone servito con altre bontà. Sono sereno e soddisfatto di aver attraversato tutto il Perù e di essere andato alla scoperta di bellezze inimmaginabili desiderate per anni. Sono in Viaggio da tanti mesi e a volte stento a credere di Vivere una Realtà che assomiglia di più a un Sogno. Il Perù mi ha donato tanto ed ha ricaricato la mia Energia Vitale. Non dimenticherò questa terra magica, che ancora non ho salutato e già ne sento la mancanza. Il Viaggio è come la Vita… deve continuare! Adesso mi attende la scoperta di un’altra terra magica e particolare, una gemma verde caratterizzata da alti coni brontolanti e isole paradisiache che custodiscono una biodiversità unica. È arrivato il momento di realizzare un altro Sogno in questo Giro del Mondo Sopra e Sotto il Livello del Mare, è arrivato il momento di varcare la soglia del settimo Paese di questo lungo Viaggio, è arrivato il momento di andare alla scoperta dell’Ecuador!

GUARDA LO STORYTELLING SU YOUTUBE

GUARDA LO STORYTELLING SU  INSTAGRAM

Instagram